Quando si parla del 5 maggio mi vengono in mente 2 cose.
Quando si parla del 5 maggio mi vengono in mente 2 cose.
Questa data mi ricorda quando, nel 2002, i neroazzurri (Inter Milan) persero la corsa allo scudetto nei confronti della “Vecchia Signora” di Torino, ovvero la Juventus.
A me piace il calcio. Non tifo nessuna delle due squadre milanesi e non tifo neanche la Juventus, peró questa data me la ricordo bene perché ci furono molte polemiche e sfottii tra le due tifoserie.
Il 5 maggio mi ricorda anche il titolo di una poesia, scritta da uno dei figli piú famosi di Miano, Alessandro Manzoni.
Alessandro Manzoni é un poeta, scrittore del period letterario chiamato “romanticismo”.
Questa poesia parla della morte di Napoleone Bonaparte e cosa rappresenta.
La figura di Napoleone e il suo lascito hanno galvanizzato gli italiani a cercare di combattere gli stranieri che occupavano l’Italia e tentare di unificarla. (per esempio Milano fu occupata dall’impero austro-ungarico).
L’inizio della poesia, secondo me, é cosí emblematico e potente : “Ei fu, siccome immobile.” La cruda realta’ tra la mortale grandezza e potente figura che si scontra con la morte che non guarda in faccia a nessuno. Il lascito, dopo la sua morte, di Napoleone rimane intatto, come le sue idee che aveva propagato (Italia unita come nazione, libertá dall’oppressione dello straniero).
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